Il 21 maggio 2018 la preside ANTONELLA CANIATO ci ha concesso una intervista per rispondere ad alcune domande riguardo la scuola ma anche argomenti personali.
INVIATA: da quanti anni fa la preside di questa scuola?
PRESIDE: 14 anni.
INVIATA: perché ha deciso di diventare la preside della nostra scuola?
PRESIDE: perché quando mi hanno chiamata per fare prima l’incaricato di presidenza e poi il dirigente conoscevo già la scuola; perché i miei figli hanno frequentato le scuole di questo territorio e abito su questo territorio. La sfida era interessante quindi ho deciso di scegliere questa scuola e di rimanerci. Forse un po’ anche per comodità perché abito a P. Dugnano.
INVIATA: quali cambiamenti ha avviato quando è diventata preside?
PRESIDE: da 14 anni è un cammino di miglioramento, di cose nuove messe in campo, di costruzione di un clima collaborativo che quando sono arrivata non c’era. Tutto ciò mi ha portato a rimanere e a confermare le mie scelte.
INVIATA: secondo lei perché i ragazzi dovrebbero scegliere di studiare nella nostra scuola?
PRESIDE: perché siamo bravi (sorride)! Perché offriamo tante opportunità. Oltre alla didattica tradizionale, che più o meno è uguale in tutte le scuole, offriamo la continuità degli insegnanti che sono gli stessi ormai da un po’ di anni, offriamo una serie di corsi pomeridiani e di opportunità che non tutte le scuole del territorio hanno. Quindi credo che qui si entra in una prospettiva di crescita al di là della didattica frontale.
INVIATA: se un ragazzo dovesse visitare la scuola cosa gli farebbe vedere?
PRESIDE: sicuramente gli farei vedere lo spazio verde intorno, perché credo che sia un valore aggiunto. L’area verde dà l’idea di essere immersi in qualcosa che non è soltanto ambiente fisico! Poi gli farei vedere il laboratorio di informatica, quello di scienze, quello di arte, tutti i nostri laboratori, perché credo che diano un grande valore alla nostra scuola. Gli farei visitare la palestra e forse anche un paio di classi, magari quelle più grandi. Credo comunque che un po’ tutta la scuola sia da visitare. Già anche solo l’atrio molto ampio, con i suoi disegni dà una idea di scuola luminosa. Sicuramente nelle classi c’è da lavorare un po’.
INVIATA: quali sono secondo lei i problemi della scuola?
PRESIDE: dipende dal tipo di problemi. Dal punto di vista strutturale ci sono alcune cose da migliorare (imbiancatura da finire, rinnovo di alcuni componenti del mobilio). Per quanto riguarda gli alunni devo ammettere che in questi anni grossi problemi non ce ne sono stati. I ragazzi che crescono creano qualche problemino, ma nulla di irrisolvibile. Con gli insegnanti problemi non ce ne sono, magari con qualcuno si discute, ma poi ci si chiarisce e si migliora. Particolari problemi da risolvere in sostanza non credo ce ne siano.
INVIATA: quale augurio farebbe ad un alunno alla fine del percorso scolastico delle medie?
PRESIDE: quello di portarsi via di qua l’esperienza del triennio, di portarsi via la capacità di avere una intelligenza libera, perché secondo me noi dobbiamo abituare i ragazzi ad uno spirito critico, a non aver paura, ad imparare ad approfondire le cose, a non fermarsi alla superficie. Quindi, l’augurio è quello di affrontare la scuola superiore e di non perdersi in essa, ma soprattutto di diventare un cittadino pieno di voglia di continuare ad imparare. Questo secondo me è l’augurio migliore che si possa fare. Di non guardarsi mai indietro, di migliorarsi studiando, lavorando, dipende da quello che poi si farà, ma sempre con la voglia di crescere, di costruirsi, di apprendere e di affacciarsi al mondo con un ruolo da protagonista e non da gregario perché a 13 anni avete una vita davanti.
INVIATA: grazie per il suo tempo preside.
PRESIDE: grazie a te, arrivederci.
Varriale Greta 1^D